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Giochi e scommesse illegali: al Senato la Relazione DIA sulle attività del secondo semestre 2023

25 Novembre 2024



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E’ stata pubblicata al Senato la relazione riferita ai risultati dell’attività svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia nel secondo semestre 2023 presentata dal Ministro dell'interno Piantedosi. Ecco tutti i dettagli sul gioco: Provincia di Reggio Calabria Continuano a registrarsi ingerenze delle cosche Pesce e Bellocco nelle varie attività illecite perpetrate nel comprensorio di Rosarno-San Ferdinando, dal traffico di armi e stupefacenti all’infiltrazione dell’economia locale e nelle attività portuali, dalle estorsioni all’usura ed alla gestione dei giochi e delle scommesse. Provincia di Cosenza Corigliano Calabro sarebbe sotto l’influenza criminale delle contrapposte famiglie dei Barilari e dei Conocchia. I Barilari avrebbero stretto alleanze sia con la famiglia Acri di Rossano, sia con la cosca degli Zingari-Abbruzzese attiva a Cassano allo Jonio. I Conocchia invece, già affiliata alla vecchia famiglia Carelli, risulta avere legami con cosche reggine. Nell’area di Rossano opererebbe la cosca Acri-Morfo, le cui attività criminali prevalenti sono le estorsioni, il traffico e lo spaccio di stupefacenti, la gestione e il controllo di appalti pubblici ed il riciclaggio con reinvestimenti nella torrefazione e prodotti derivati, nei servizi di vigilanza, nella distribuzione di prodotti da forno e di altri generi alimentari, nel noleggio di videogiochi anche di genere illecito. Campania Per quanto concerne l’attività preventiva antimafia, va segnalato il fattivo contributo fornito dalla DIA di Napoli a supporto delle Autorità prefettizie delle province di competenza (Napoli, Caserta, Benevento ed Avellino) che ha consentito di giungere all’adozione, complessivamente, di 82 interdittive antimafia, di cui 70 nelle sole province di Napoli e Caserta, che hanno interessato società impegnate in tutti i settori vitali dell’economia locale. Dall’esame dei provvedimenti de qua, il settore edile si conferma quello maggiormente esposto all’infiltrazione mafiosa (37%), seguito ...