ACQUISTA
QUESTO BANNER

Banner Ad

760 x 90
Tutto il materiale presente in questo articolo è coperto da Copyright Agimeg.it a norma dell' art. 70 Legge 22 aprile 1941 n. 633.
Le immagini presenti non sono salvate in locale ma sono Copyright del sito che le ospita.
Agimeg

Commissione UE all’Italia: “Pochi giorni per rispondere al parere di Malta su gara concessioni gioco online. Per Malta, l’Italia vuole esclusivamente concessionari italiani”

31 Ottobre 2024



Nuovi Bookmakers 2024

CASINò SCOMMESSE



L’Italia ha pochi giorni ancora per poter rispondere al parere circostanziato presentato da Malta e che ha bloccato, fino al prossimo 18 novembre, in Commissione Europea le “Regole tecniche relative al rapporto di concessione per l’esercizio e la raccolta dei giochi online”. L'Italia, attraverso le condizioni poste al bando di gara, intende riservare “esclusivamente ai concessionari italiani” l’accesso al mercato, sottolineano i funzionari della Commissione Europea con l’invio alle Commissioni Finanze e Politiche europee del Senato del parere di Malta. In particolare, la richiesta di delucidazioni riguarderebbe alcuni requisiti stabiliti dal testo italiano, per Malta così poco chiari da poter compromettere la libera concorrenza. Malta ha rilevato però anche una serie di “inesattezze presenti nel progetto di regole tecniche”, che ne compromettono la chiarezza, come i termini definiti in grassetto non applicati in modo coerente e il riferimento a determinate norme tecniche che non sono chiaramente identificate. Tra le delucidazioni richieste da Malta c'è anche la definizione specifica del termine “concessionario fornitore di servizi". Forti preoccupazioni anche per la struttura proposta che assumerà la concessione italiana per il gioco online, discriminante secondo il Paese Membro per la piccola e media impresa concentrata e specializzata nella fornitura di servizi di gioco d’azzardo B2B. Secondo Malta gli operatori di giochi d’azzardo B2B autorizzati e stabiliti in un altro Stato membro saranno limitati dall’esercitare la loro libertà ai sensi della direttiva europea, una restrizione che Malta ritiene inutile e sproporzionata. L’Italia deve quindi garantire che tali restrizioni siano imposte in modo trasparente. Malta ha osservato, inoltre, che l’attuazione di una misura discriminatoria nei confronti degli operatori di giochi stabiliti e autorizzati in un’altra giurisdizione può essere giustificata solo da motivi eccezionali che dovrebbero essere interpretati in ...